Vada avanti, signora

Da sei anni avevo lasciato la Calabria. Roma, la Francia, il Belgio e la Germania erano riusciti se non del tutto, almeno in parte a farmi dimenticare la mia terra natale. Il 16 settembre 1979, come, non lo so, mi ritrovai nella mia vecchia Catanzaro. Un altro mondo si aprì ai miei occhi. Benché disorientato a causa del repentino cambiamento di mentalità e di vita, mi misi subito al lavoro: un lavoro di ascolto di tutti quelli che venivano a trovarmi, anche se spinti qualche volta dalla curiosità di sentire novità, o dalla voglia di farmi cadere nella trappola di domande imbarazzanti e di argomenti carichi solo di esplosivo. E' lecito o no pagare il tributo a Cesare.

Una mattina si presentò una Signora. Senza appuntamento. Mi pregò di ascoltarla. L'ascoltai attentamente per quasi tre ore senza dire una sola Parola. Mi parlò della sua vita vissuta nel nascondimento fino al 1977. Mi raccontò le sue prime apparizioni. Mi disse delle sue contrarietà e delle sue umiliazioni all'interno e all'esterno della sua famiglia. Un resoconto completo di tutta la sua vita. Mi parlò anche del suo interrogatorio a Roma, del suo incontro fugace con il Papa, del modo come le autorità diocesane e il clero in generale avevano accolto l'esperienza che lei stava vivendo. Quel giorno non entrò in luce. La rimandai con queste testuali parole: "Vada avanti, Signora! In tutto quello che lei mi ha detto non trovo nulla che sia contrario al Vangelo e alla Fede della Chiesa". Quella mattina appresi anche che il Volto di Cristo era apparso e si era impresso su un'anta di armadio!

Forte della Parola di Dio e della mia preparazione teologica non mi lascia minimamente influenzare dal carisma particolare di questa Signore che un giorno avrebbe cambiato la mia esistenza. Mi recai altrove. Un'altra persona desiderosa di essere ascoltata mi attendeva ed il ritardo era già notevole. Era il 23 ottobre 1979.

Presto dimenticai questo incontro. Un'altra mattina si presentò un'altra volta la stessa Signora senz'appuntamento e mi trovò in sede. Mi consegnò un messaggio da leggere: "Voi siete la luce del mondo, non potete restare nascosti". Mi chiese se fosse, o meno, conforme al Vangelo. Non avevo terminato ancora di rispondere. Non ho avuto più la forza di continuare. Il volto di questa Signora si trasforma. Una serenità celestiale l'avvolge. Il suo discorso diventa alta teologia. Non la riconobbi più. Per cominciare mi recitò il Prologo del Vangelo di San Giovanni: "In principio era il Verbo", in un modo che mi lasciò  pieno di meraviglia e di stupore. Dopo avermi ricordato il significato di due frasi del Vangelo "Lo spirito è pronto, ma la carne è debole", "Padre, se è possibile allontana da me questo calice", mi diede un cenno di una giornata di sofferenza vissuta a Parigi, quando sfinito per i lavori di tesi e sofferente nel mio corpo, pregai il Cristo di accettarmi nella limitatezza e nella pochezza della mia esistenza. La solitudine, la malattia, la stanchezza fisica e morale mi avevano fatto riscoprire in me un altro uomo, invecchiato di almeno 15 anni. Di tutto questo nessuno ne sapeva niente. Era un segreto tutto mio quel giorno di fine febbraio 1978.

Quella mattina questa donna me lo ricorda. Mi ricorda anche la ricerca affannosa della verità e la preghiera fatta costantemente al Cristo perché mi liberasse dall'uomo nato da Adamo, perché l'uomo nuovo e spirituale vivesse in me la vita secondo Dio. A questo punto un fremito mi prese. Un brivido mi sconvolse in tutte le parti del corpo. Mi ritrovai cambiato. Quella mattina il Volto di Cristo si è impresso nel mio cuore.

Sapevo che colui che ha scelto il Cristo deve vivere solo di Cristo e che il cristiano vive nel mondo, ma non appartiene al mondo. Ma la tentazione di poter servire due padroni era sempre costante, il compromesso a livello di vita e di comportamento un fatto di ogni giorno.

Quella mattina compresi veramente cosa significasse "Solo il Cristo ha parole di vita eterna", "Solo il Cristo è la luce che può illuminare i nostri  passi e rischiarare le tenebre di questo mondo".

Ho ricevuto infatti una forza che mi permette di compiere quello che nella vita non ero mai riuscito a compiere pienamente: amare puramente e semplicemente, predicare ed annunziare il Vangelo, tutto il Vangelo e solo il Vangelo, lavorare per la gloria di Dio e non per la gloria degli uomini, praticare la grandezza del perdono cristiano, vivere una vita di servizio e di dedizione, perdere la propria vita per ritrovarla in Cristo, vivere di Cristo e per Cristo. E' questa la mia conversione. Era il 16 novembre 1979.

Tramite questa donna il Signore mi toccò il cuore. Lo cambiò. Tolse il cuore di pietra. Mise nel mio petto il cuore di carne. Entrai nel Movimento Apostolico. A poco a poco capii il fenomeno Maria. Capì che lo Spirito che parla attraverso lei è lo Spirito di ricordo, lo stesso Spirito che il Cristo ha lasciato alla sua Chiesa perché questa sia condotta verso la verità tutta intera, lo stesso Spirito che deve ricordare quello che il Cristo ha detto ed insegnato.

Certo! Ci sono dei segni. Ma il cristiano sa che non bisogna fermarsi ad essi. Il segno per il segno è idolatria. Il miracolo per il miracolo una magia. Il segno che viene da Dio è un segno al servizio della fede. Esso è dato perché l'uomo creda nella verità della Parola di Dio e del Cristo: il Vangelo letto ed interpretato nella Chiesa e con la Chiesa, con il Papa e con i Vescovi, i successori di quegli Apostoli che il Cristo ha inviato nel mondo per proclamare il mistero della sua morte e della sua risurrezione. Mistero che è un miracolo e che non esclude il miracolo, essendo questo attestazione e presenza del Regno di Dio in mezzo a noi, Regno che quando si manifesterà nella sua pienezza escluderà il dolore, la morte, le lacrime ed ogni infermità, perché le cose di prima non ci saranno più.

Il fenomeno Maria è un fenomeno che trova nel vangelo e nella conversione al Vangelo la chiave di lettura e di interpretazione. Il Signore si è servito di lei per toccare il mio cuore. Una grande luce l'ha presa quella mattina quando lo Spirito volle ricordarmi che colui che ha scelto il Cristo, deve vivere solo di Cristo e per Cristo.