Guardatevi dagli scribi

Per conosce su quale principio di fede si fonda questo comando di Gesù dobbiamo conoscere chi sono gli scribi secondo il cuore del Padre, a noi rivelato per Cristo Gesù, nello Spirito Santo. Ecco cosa lo Spirito Santo che abita in Cristo Gesù dice degli scribi nel Vangelo secondo Luca: “«Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito» (Mt 11,46-52). Ecco invece cosa rivela nel Vangelo secondo Matteo: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità” (Mt 23,13-28). I discepoli di Gesù mai dovranno travasare questo lievito di alto tradimento della Parola del Signore nel suo Vangelo. Se però essi non si guarderanno, a poco a poco il Vangelo sarà eliminato dal loro cuore e al suo posto subentreranno i pensieri di avidità, cattiveria, malvagità, falsità, inganno, superbia, stoltezza, insipienza, disprezzo.

Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Oggi il pensiero dell’uomo ha preso il posto del pensiero di Cristo Gesù, del suo Vangelo. Da cosa ci accorgiamo che questo è avvenuto? Dagli insulti, dagli anatemi, dalle accuse infamanti che vengono fatti contro chi invece cerca di predicare il Vangelo secondo la sua purezza di verità e di dottrina. Giovanni il Battista dagli scribi era detto indemoniato. Cristo Gesù veniva denigrato come mangione e beone. Veniva anche accusato di essere un indemoniato, un amico del principe dei diavoli. Alla fine, per aver detto qual è la sua purissima verità, lo hanno accusato di bestemmia e condannato a morte per crocifissione. Oggi chi non pensa dal proprio cuore, anzi chi non pensa secondo il cuore dei moderni scribi, viene anche lui accusato di essere un tradizionalista, un fondamentalista, uno dalla morale rigida, persona senza amore verso i fratelli, nemico dell’umanità, ignorante nelle cose che riguardano Dio, uno che nulla ha compreso della misericordia di Dio. Se però andiamo a cercare qual è il fondamento di queste accuse, non è mai su principi inviolabili del Vangelo e della sana dottrina o del deposito della fede, ma solo sul cuore di colui che pretende imporre il suo pensiero ad ogni altro. È facile sapere chi è scriba e chi scriba non è. È scriba chi si veste con gli abiti della misericordia, ma lui stesso neanche sa cosa sia la misericordia e non lo sa perché la sua lingua è pronta a stigmatizzare e a distruggere chi cole lui non pensa o che non si attacca al suo carro per essere una comparsa ad esclusivo servizio della sua superbia per cantare sempre le sue lodi.

La Madre di Dio, la Donna ricca di umiltà, ci aiuti a parlare di Cristo sempre dal cuore di Cristo.